Territorio
























San Gemini
Celebre per le terme e l’omonima marca di acqua minerale, ma notevole soprattutto per la bellezza del centro storico, ben conservato e caratterizzato da morfologia e apsetto tipicamente medioveali. Il centro abitato di san gemini sorge sui resti di un piccolo insediamento di epoca romana, Casventum, lungo il tracciato dell’antica via Flaminia. Al patrono cittadino è dedicato il Duomo di Sangemini, risalente al XII secolo e ricostruito nel 1817, nella cui sacrestia si riporta fossero state rinvenute nel 1775 le reliquie del santo: nella sacrestia si conserva l’urna e la lapide originarie, mentre le reliquie sono seppellite sotto l’altare maggiore. Il Santo viene commemorato il 09 Ottobre; la celebrazione è preceduta da una settimana di festeggiamenti a cui partecipa tutto il paese e che da tutta Italia vengono a vedere: rievocazioni e cortei storici, mercati, esibizioni del gruppo sbandieratori, spettacolo pirotecnico e culmine con la tipica Giostra dell’Arme in cui i cavalieri dei rioni Rocca e Piazza si sfidano per aggiudicarsi i ‘Palio': un drappo in velluto rosso con al centro uno scudo d’argento inciso con l’antico stemma gentilizio del Comune di San Gemini. Da non dimenticare infine un altro appuntamento tra i più interessanti del paese: l’Infiorata del Corpus Domini: in occasione della festa religiosa, la popolazione si auto-organizza in squadre che competono per la migliore composizione realizzata a terra, lungo le strade del centero storico, utilizzando esclusivamente prodotti vegetali, come petali di fiori.
Carsulae
Il parco è ubicato in collina a 380 m. s.l.m a nord della cittadina di San Gemini con accesso al Km. 21.200 bis Tiberina. Si estende su una superficie di circa mq. 70.000 completamente ricoperto da pineta, bosco naturale di querce secolari ed altre essenze autoctone.
Dallo stesso si apre una stupenda vista panoramica sulla Conca Ternana. La sua valorizzazione risale al 1889 e coincide con l’inizio della produzione e commercializzazione a carattere industriale della preziosa acqua minerale SANGEMINI. L’acqua SANGEMINI e l’acqua FABIA hanno il bacino produttivo in area pede-montana a ridosso della catena dei Monti Martani e particolarmente del massiccio del Monte Torre Maggiore.
La foresta fossile di Dunarobba
A Dunarobba, in provincia di Terni, un vasto terreno ricco di argille è riuscito a custodire nel proprio grembo una fetta di preistoria tutta italiana.
All’inizio dell’87 suscitò scalpore nel mondo paleontologico la scoperta nel centro Italia di una serie di tronchi di gigantesche dimensioni, rinvenuti ancora in posizione di vita, conservati in argille plio-pleistoceniche. Fatto a dir poco straordinario nella casistica geologica.
Cascata delle Marmore
La Cascata più alta d’Europa, splendida opera artificiale di sistemazione idraulica dovuta ai Romani; il fiume Velino, infatti, si allargava negli anni precedenti il 290 a.C. in una vasta zona di acque stagnanti, paludose e malsane. Allo scopo di far defluire queste acque, il console Curio Dentato fece scavare un canale che le convogliasse verso la rupe di Marmore, e da lì le facesse precipitare, con un balzo complessivo di 165 metri, nel sottostante alveo del fiume Nera.
Lo spettacolare salto della Cascata delle Marmore ha ispirato poeti ed artisti di ogni periodo storico: Virgilio nell’ “Eneide”, Cicerone e G. Byron nel “Childe Harolds Pilgrimage”. Da circa 50 anni le acque della cascata sono utilizzate per alimentare la centrale idroelettrica di Galleto. Fu proprio grazie alla ricchezza di queste acque ed alla loro energia, che fu possibile il sorgere, a Terni, di industrie siderurgiche, elettrochimiche ed elettriche.
Narni sotterranea
Per gli amanti dell’arte e della storia ecco un importante varietà di ambienti da visitare nell’ambito di un percorso guidato nei sotterranei della città. Durante questa visita si possono ammirare i locali sotterranei dell’antico complesso conventuale di SAN DOMENICO con annessa una chiesa ipogea affrescata nel XIII e XV secolo, una cisterna romana ed una cella ricca di graffiti realizzati dai reclusi del tribunale dell’INQUISIZIONE. Su richiesta è possibile visitare i sotterranei di S. MARIA IMPENSOLE, chiesa dell’VIII secolo,a tre navate, costruita sui resti di un edificio romano. Trasformata in cripta nel XII secolo, conserva ancor oggi due cisterne del III/II sec. a.C . Solo su prenotazione è possibile la visita anche all’interno dell’acquedotto romano della Formina (I sec. d.C.).
Todi
Definita dalla stampa americana “Città più vivibile del mondo ” ( ma i tiderti preferiscono dire “città ideale”!), Todi è una città medievale di una bellezza ed eleganza unica che sorge a 400mt di altitudine in cima ad una collina a dominare l’incantevole valle del Tevere. Dalel sue terrazze nei giorni di bel tempo si può arriare a vedere Perugia. Tra le cose da ammirara a Todi c’è sicuramente la Piazza del Popolo, cuore pulsante della cittadina su cui si affacciano alcuni degli edifici più importanti del centro storico; Palazzo Comunle, Palazzo del Capitano e Palazzo dei Priori che si contrappongono con un effetto suggestivoal complesso religioso. Il Duomo, eretto nel XII secolo sui resti di un tempio dedicato al dio Apollo, è caratterizzato da una lunga scalinata d’accesso e da una bella facciata romantica. Poco distante, a circa 20 metri dalla piazza si trova la Chiesa di San Fortunato, dedicata al Santo patrono della città ed edificata nel XIII secolo, che conserva nella cripta la tomba del poeta umanista Jacopone da Todi. Nei nostri suggerimenti su cosa vedere a Todi non può mancare il Tempio della Consolazione, eseguito nel XVI secolo su disegno di Bramante che presenta una struttura a pianta centrale sormontata da una bella cupola e che ospita sul suo altare un atica immagine della Madonna, la quale, secondo la tradizione, era miracolosa. Infibe le cisterne romane poste sotto la piazza.
Collevalenza
Su una collina che digrada dolcemente verso valle, a circa 6 Km da Todi, sorge il Santuario di Colelvalenza, dedicato all’Amore Misericordioso di gesù. Fu qui che il 18 di Agosto del 1951, per disposizione della Divina Provvidenza, venne a stabilirsi Madre Speranza di gesù con le sue Suore e con i Figli dell’Amore Misericordioso. Disegnato dall’ architetto madrileno Giulio Lfuente nel 1965, il Santuario dell’Amore Misericordioso è uno dei più arditi esempi di architettura moderna. Il visitatore che cercasse un luogo per immergersi in più raccolta preghierapotrà scendere nella cripta, la cui struttura ricalca quella della chiesa superiore. Dedicata a Maria Mediatrice, la cripta ospita la tomba di Madre Speranza, morta a Collevalenza l’8 Febbraio 1983. L’elemento ricorrente nel Santuario di Collevalenza è l’acqua, non a caso viene chiamata la piccola Lourdes. Anche qui, sono presenti infatti, delle piscine in cui l’ammalato, bisognoso di cure, si immerge. Il Santuario dell’Amore Misericordioso è stato insignito del titolo di Basilica da Papa Giovanni Paolo II il 18 agosto del 1982 e poi Madre Speranza è stata beatificata nel 2014 da Papa Francesco Bergoglio.
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